'Il libro delle sorelle' di Amélie Nothomb - Una fiaba che si legge in un lampo

 

Amélie Nothomb


Amélie Nothomb (1967) è una delle più grandi scrittrici di lingua francese. Autrice di culto, dallo stile inconfondibile, scrive un libro all'anno e vanta uno zoccolo duro di fan. In Italia, è pubblicata dalla casa editrice 'Voland'.

I romanzi di Amélie Nothomb sono come le ciliegie: una volta iniziati è impossibile smettere; si leggono in un lampo e, arrivati all'ultima pagina, viene voglia di iniziarne subito un altro. Nothomb racconta con la maestria degli aedi. Conosce la sintesi, l'ironia, la semplicità. Le sue storie, profonde e spiazzanti, sono briose pur trattando argomenti complessi. Ne 'Il libro delle sorelle' si parla di anoressia, famiglie disfunzionali, dipendenze, depressione. 

'Le disperazioni notturne sono mille volte più devastanti.
Alla piccola undicenne sembrò di attraversare 
un oceano di sofferenza. 
La mattina era così sconvolta 
che le facevano male le ossa'. 

Protagoniste del romanzo sono due sorelle, Tristane e Laetitia. Tristane è la più grande. E' una bimbetta intelligente e sensibile. Impara presto a leggere, a scrivere. Ha una marcia in più rispetto ai coetanei. E' diligente e taciturna. Ai genitori importa poco di queste due figlie. Le ragazzine stanno quasi sempre da sole perché il padre e la madre si chiudono in camera per ore a fare l'amore. Tristane instaura un rapporto simbiotico con Laetitia: sono un cuore e un'anima e da piccole sanciscono questo legame con un matrimonio, una cerimonia per gioco per guarire dall'indifferenza di chi le ha messe al mondo. Tristane somiglia alla Matilde di Roald Dahl. Anche Matilde è un genio e viene bistrattata dai suoi. 

Via di salvezza per Tristane è la zia Bobette, la pecora nera della famiglia. Bobette non lavora, sta sempre davanti alla tele ad ubriacarsi. La madre di Tristane la disprezza, eppure Bobette adora Tristane e la sprona a compiere fantastiche imprese. La gente non fa che ripetere a Tristane: 'sei scialba'. Tutti la bollano come una insipida eccetto Bobette che la stima e la porta alle stelle. Tristane è inoltre il mito di Cosette, figlia di Bobette. Cosette, chiamata così in onore di Victor Hugo e de 'I miserabili'. 

'Quando le proponevano una parte da protagonista, 
si sentiva così poco credibile da gettare la spugna'.

I libri di Nothomb sono pozzi senza fondo da cui attingere conoscenza della vita e della letteratura. 

©micolgraziano


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