'Centomilioni' di Marta Cai - Tere, la donna che fumava troppo

 

Marta Cai


Marta Cai (1980) è una scrittrice piemontese, nata a Canelli, provincia di Asti. Da qualche anno vive in Brasile dove insegna italiano. 'Centomilioni', entrato nella cinquina del Campiello 2023, è il suo primo romanzo.

Due le citazioni in epigrafe, tratte da Clarice Lispector e Cesare Pavese, giganti della letteratura a cui l'autrice sembra ispirarsi. Pavese perché conterraneo. Lispector perché brasiliana (Cai vive e lavora lì da qualche anno). Lispector, inoltre, ha una prosa vulcanica e Cai tenta di imitarla. 'Centomilioni' è un romanzo introspettivo. Le parole sconfinano, colano addosso, danno forma alla disperazione della protagonista, la povera Teresa. Una quasi cinquantenne sola e depressa, che fuma peggio di una ciminiera. Una zitellona, si definisce lei. Vive in un piccolo centro di provincia e abita con i genitori. E' succube di una madre impicciona e prepotente. Teresa insegna inglese in una scuola privata. Il padre è malato oppure finge, così s'intuisce fra le righe. La scrittura di Cai è una lama che affonda nei pensieri dei personaggi, tagliente come il coltello dell'incipit impugnato dal macellaio Eldo, dove si servono Teresa e sua madre, sempre indaffarata tra spesa e fornelli.

'Solo l'Eldo sa tagliare la faraona
senza frantumare le articolazioni.
Il pericolo delle schegge, che infide si conficcano 
nelle gengive e feriscono la lingua 
e bucano lo stomaco, rovina il gusto e il pasto.
Solo l'Eldo sa scegliere le faraone'

Teresa, detta la Tére, è insoddisfatta, insicura. Non si ritiene degna di cose belle. Reprime le gioie, si crogiola nel dolore. Ne è convinta: è nata per soffrire. Si innamora platonicamente di uno studente, Alessandro. Un ragazzaccio bello e sbandato. Alessandro è opportunista e cattivo e pensa solo al denaro. Teresa non se la passa male, in quanto a denaro. E' figlia della piccola borghesia che ha risparmiato tutta una vita, memore della filosofia del tenere i soldi sotto al materasso. Alessandro sa di avere un forte ascendente su di lei: spietato, le fa due moine e appena volta i tacchi l'apostrofa con nomi indicibili. Teresa sogna di stringerlo e baciarlo, affida questi desideri a un diario segreto che compila ogni giorno, con adolescenziale premura. 

La Tére e Alessandro, un rapporto che potrebbe sfociare in una tragica fine. Accadrà? Chissà. Gli eventi restano sospesi e le pagine scorrono veloci, delineando un affresco della vita di provincia, plasmata di perbenismo e smascherata dall'autrice con feroce ironia. 'Centomilioni' è una commedia umana che rievoca le atmosfere dissacranti di 'Venga a prendere il caffè da noi', film di Alberto Lattuada tratto dallo splendido romanzo di Piero Chiara, 'La spartizione' (1964). Cai illustra la piccola routine del Settentrione con medesimo occhio critico, tuttavia il suo stile è parecchio distante dallo scrittore di Luino. 

©micolgraziano

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