Il giapponese Toshikazu Kawaguchi (1971) è scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo. È uno degli autori più amati. I suoi libri sono da anni in testa alle classifiche: 'Finché il caffè è caldo' (2020), esordio straniero più venduto di quell'anno, ha dato il via a una saga proseguita con titoli di enorme successo: 'Basta un caffè per essere felici' (2021), 'Il primo caffè della giornata' (2022). 'Ci vediamo per un caffè' (2023) è il quarto capitolo della serie. I romanzi sono pubblicati da Garzanti.
Lo scrittore giapponese Toshikazu Kawaguchi è un vero genio, sa arrivare al cuore delle persone; le sue storie continuano da anni ad emozionare milioni di lettori nel mondo. Il segreto di tanto successo? L’empatia, la compassione. Saper guardare in faccia il dolore, affrontarlo con coraggio. Kawaguchi si prende cura di noi, racconta di tristezza e rimpianti, ed è come se ci stringesse in un caldo, tenero, abbraccio: non ti preoccupare, tu non sei i tuoi sbagli, sembrano sussurrarci le sue pagine. C’è sempre una seconda possibilità. Alleggerisciti del peso, libera la mente, rifletti, piangi se ne senti il bisogno, perdona, perdonati e riprendi il cammino tranquillo, un piede dopo l'altro. Questa seconda possibilità ha uno spazio fisico ed è il fiabesco caffè in cui è possibile, seppur per pochi minuti, viaggiare indietro nel tempo, far quello che avremmo voluto fare in un preciso istante ma che per vari motivi non abbiamo fatto.
'C'è una curiosa leggenda metropolitana su una sedia della caffetteria di una certa città. A quanto pare, se ti siedi su quella sedia, ti porta indietro nel tempo in qualunque momento desideri.
Chiedere scusa alla persona amata, ricucire un legame, rivedere il cane che ha allietato le nostre giornate: rivivere un episodio per aggiustarlo perché quel ricordo, e quelle azioni difettose, imperfette, ci hanno lasciato una profonda tristezza. Le regole del bar sono chiare e severe: non è possibile modificare con un colpo di spugna gli eventi, però è possibile parlare, chiarirsi, dirsi ti amo magari per la prima volta; bisogna sbrigarsi a bere tutto il caffè finché è caldo, perché altrimenti si resterebbe per sempre lì, inchiodati alla sedia della caffetteria. Kawaguchi, abile narratore, è stato accostato a due giganti della letteratura giapponese, Banana Yoshimoto e Haruki Murakami. La sua immaginazione è altrettanto fervida. La potenza della sua arte sta nella meravigliosa semplicità delle cose che scrive, semplicità che è sempre sinonimo di verità.
©micolgraziano
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