'Il Polacco' di J. M. Coetzee - Sinfonia su abbandono e desiderio

 

Einaudi

J. M. Coetzee (1940) è fra i più importanti autori contemporanei. Pluripremiato, ha vinto il Nobel per la Letteratura nel 2003. Tra le opere più note il romanzo 'Vergogna'. 'Il Polacco' è stato pubblicato da Einaudi nel 2023. 

Passione travolgente? O piuttosto sfida, gioco al rilancio, ad agguantare frammenti di piacere, prima che la morte arrivi a divorare l'esistenza? Ipotesi che zampillano, una pagina via l'altra. Il Polacco del titolo è un anziano pianista. Specialista di Chopin. In occasione di un concerto, incontra a Barcellona, una giovane affascinante, e sposata.

‘Lei ha dei segreti: non dice tutto a suo marito, 
come lui non dice tutto a lei.
In un buon matrimonio i partner 
rispettano il diritto di ognuno ad avere segreti. 
Lei ha un buon matrimonio’.

Il pianista è inebriato, tra fremiti e brividi. Si dichiara, con la semplicità dei ragazzini o di chi, giunto al traguardo ineluttabile, non ha più nulla da perdere. Lei è reticente, gelida. Un attimo si offre e l'istante dopo affila gli artigli. D’altra parte, avvertivano gli antichi, eros è dolce-amaro. Si può tuttavia parlar d’amore in questo caso? L'incontro tra i due è un fulmine a ciel sereno. Scompiglia i piani. Di lei, che seppur enigmatica, non resiste all'ebbrezza narcisistica di ammaliare, conquistare, stupire. Intrigata dall’esser oggetto del desiderio di un tizio quasi sconosciuto; lei si lascerà andare, oltre ogni aspettativa, salvo poi indietreggiare e tagliar la corda. 

'Possiamo essere sinceri l'uno con l'altra 
ora che sei morto, non ti pare? 
Che senso avrebbe fingere?'. 

Quando le relazioni ribollono, si contorcono, intricate e inspiegabili, come colmare il vuoto che incatena l'anima? Il pianista polacco, protagonista di questa storia, placherà la sofferenza rincorrendo l'arte. Troverà sollievo nella poesia. Neofita della letteratura, inizierà a comporre versi. Lui, novello Dante, rapito dal fascino eterno di una donna adorata e cinica. Una Beatrice scostante e sibillina che detesta la dentiera bianca del Polacco e, durante l’amplesso, disgustata, lo paragona, nel segreto del pensiero, a un orso, e a una cariatide. 

Un romanzo rapido e denso. Il compagno di viaggio ideale per quanti hanno conosciuto la sofferenza dell'abbandono. 

©micolgraziano

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