'Fame d'aria' di Daniele Mencarelli - Storia di un padre disperato

 

Daniele Mencarelli

Daniele Mencarelli (1974) romano, è poeta e scrittore molto apprezzato dalla critica. Sicuramente uno degli autori più interessanti della sua generazione. Tra i romanzi di maggior successo ‘Tutto chiede salvezza’  (2020) che è diventato una serie tv targata Netflix. ‘Fame d’aria’ è uscito nel 2023.

Pietro e Jacopo, padre e figlio. I due si stanno dirigendo in Puglia, a Marina di Ginosa. A un tratto restano a piedi, per un guasto alla macchina. Stazionano per un paio di giorni a Sant’Anna, un paesino molisano dove incontrano persone gentili che si prendono cura di loro. Pietro è infuriato con la vita. Ha pochi soldi, una valanga di debiti. Ce l’ha col destino perché Jacopo, ormai grande, è autistico. Non parla e non è autosufficiente. 

Pietro è affaticato, indignato, insofferente e disilluso. Con gli estranei cerca di celare il malcontento. Nasconde la sofferenza che gli mangia il cuore, eppure a ben guardare, i gesti, il tono, la reticenza, raccontano un'altra storia. 

Quando sta da solo con il figlio Jacopo si sfoga e strilla e sbatte i pugni fino a farsi male. Pietro chiama il figlio lo Scrondo, nome di un celebre pupazzo tv degli anni Ottanta, tutto verde, dalle sembianze aliene. 

In quel fazzoletto di case molisano, dove il tempo sembra essersi fermato a un'Italia delle cartoline in bianco e nero, Pietro e Jacopo ricevono attenzioni e affetto da un meccanico, dalla proprietaria di una pensione-ristorante e da una giovane cameriera. Grazie a loro, verranno fuori delle verità che cambieranno, se non del tutto, almeno in parte, il futuro di Pietro e famiglia. 

Mencarelli è un autore di carattere. Rifiuta la prosa piatta, molto in voga al giorno d'oggi. Cerca piuttosto una sua voce. Sincera e originale. La lingua dei suoi romanzi è levigata, musicale. Mencarelli sa sviscerare il dolore. Il personaggio di Pietro resta addosso. E' un uomo che vorrebbe respirare: Pietro ha fame d’aria.

©micolgraziano


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