Recensione: "Quattro galline" di Jackie Polzin - La vita e l'amore osservando un pollaio

Jackie Polzin

Jackie Polzin è un'autrice americana. Dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa ha avuto successo internazionale grazie a "Quattro galline" (in Italia pubblicato da Einaudi), suo romanzo d'esordio.

Cronache pressoché bucoliche. "Quattro galline" è il diario di una casalinga statunitense - saltuariamente operaia (ingaggiata come donna delle pulizie) - che sotterra le sofferenze (o almeno tenta) prendendosi cura di un gruppetto di galline: Gam Gam, Testanera, Gloria, Miss Hennepin County. Della casalinga invece, curiosamente, non ci viene rivelato alcun nome. Sappiamo però che vive nel Minnesota ed è sposata con Percy, professore in attesa di collocazione in un ateneo. La coppia è in procinto di trasferirsi e - quando accadrà - i due cambieranno radicalmente vita. Nel frattempo lei si gode le asperità e le dolcezze della routine pseudo campagnola. Combatte col freddo pungente, la terra, gli insetti, i ragni, i topi, le crepe sui muri, lo sferragliare dei treni; trae beneficio dall'osservazione delle galline, vere eroine del racconto. Annota ogni azione di questi preziosi animali (indispensabili come le loro uova) ricavandone massime filosofiche sull'esistenza. Le galline mangiano sassi, non pensano, non hanno memoria, adorano il presente, come dovremmo far noi esseri umani, per assaporare una qualche felicità. Perché, appunto, del doman non v’è certezza e il passato, lo dice la parola, ha fatto il suo tempo. 

“La vita non è altro che lo sforzo 
continuo di vivere. 
Certe persone lo fanno sembrare facile. 
Le galline no. 
Muoiono all’improvviso 
e senza una ragione”.

Una scrittura piana, razionale che si fa personale quando meno te lo aspetti, condizione primaria per arrivare velocemente all'ultima pagina. Una mano la danno anche i capitoli scarni. Le scuole di scrittura sono un succoso trampolino di lancio negli Stati Uniti. Esempio ne è, appunto, l’esordiente Jackie Polzin che ha scalato le classifiche di vendita con “Quattro galline”, opera nata (anche) da un’esperienza personale. Il contenuto, all'apparenza ironico e stravagante, è ricco di contrappunti e insegna l'arte della sopravvivenza. La protagonista (alter ego dell'autrice) elabora un lutto trasferendo tutto l'amore di cui è capace verso queste fragilissime chiocce. Perché - è la morale del romanzo - dove abitano cura e attenzione lì si trova l'amore. Non importa a chi, o che cosa, doniamo il nostro cuore. 

©micolgraziano

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