"The sun and her flowers", recensione del libro di poesie di Rupi Kaur

 

Rupi Kaur

Rupi Kaur (classe '92), canadese, di origini indiane, a 21 anni pubblica da sé la sua prima raccolta di poesie dal titolo “milk and honey”, opera che diventa bestseller. Il successo si rinnova con la seconda, uscita nel 2017: “the sun and her flowers"; entrambi i libri vendono milioni di copie nel mondo, tradotti in 42 Paesi. Oltre a scrivere, Rupi Kaur disegna ed è anche una performer

Rupi Kaur
“the sun and her flowers” (il sole e i suoi fiori) coniuga profondità ed immediatezza. Stile semplice, diretto; punteggiatura particolare, con lettere sempre rigorosamente minuscole (è una sua peculiarità). Scrittura nata dal nostro tempo frenetico e soprattutto: perfetta su Instagram dove la Kaur va forte e conta quasi quattro milioni e mezzo di seguaci. Diario lacerante, taccuino di sorrisi e fiumi di sale, euforie e abissi,"the sun and her flowers". Vi troviamo l'amore, ovviamente: passionale, felice, tormentato, doloroso, snervante, non corrisposto. Violento: “ci sono parti del mio corpo ancora doloranti/dalla prima volta che sono state toccate”, sentenze che tagliano, vetro sulla lingua. Graffi sul cuore. 

Rupi Kaur
Bisogna entrarci piano, delicatamente, senza far rumore, tra queste pagine di cristallo; dobbiamo essere discreti alla pari dell’erba che cresce in silenzio o dei girasoli evocati da Kaur perché “pur sapendo/di non durare molto/decidono di vivere/ la vita più splendente: parole che appaiono un'oasi in mezzo al deserto, per chi combatte contro pensieri grigi, una boccata d'aria fresca per quanti bramano una carezza di conforto. Àncora da afferrare nella tempesta implacabile di un legno alla deriva. Mano salda quando la notte più buia incombe a passo feroce: "come l'arcobaleno /dopo la pioggia/la gioia si rivelerà/dopo il dolore". 

Riflessioni autentiche. Eteree o forti da spezzare. Brevissime talora, simili a frammenti ed epigrammi. È la confessione segreta di un amico. L'acqua fresca da bere se il cammino dell'esistenza è stato crudele, lungo e periglioso. Rupi Kaur schiude la camera scura delle paure e lo scrigno dei desideri. Un libro che scorre ma al quale è utile ritornare, ogni tanto, per ritrovare, specchio riflesso, un frammento di noi. 

©micolgraziano

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